Lutto nazionale, ecco quando e per chi è stato usato. È la prima volta che succede per un politico che non è stato presidente della Repubblica

LUTTO NAZIONALE – Berlusconi è il primo premier, che non sia stato anche capo del Quirinale, per cui è stata presa la stessa decisione.
Berlusconi è stato quattro volte presidente del Consiglio (1994-1995, 2001-2005, 2005-2006, 2008-2011). Nessun premier, da quando l’Italia è una Repubblica, ha passato più giorni di lui a Palazzo Chigi.
In passato è stato lutto nazionale anche per due presidenti della Repubblica. Nel 2001 fu dichiarato per la morte di Giovanni Leone, nel 2016 per quella di Carlo Azeglio Ciampi. Nella loro lunga storia politica passarono anche per le stanze di Palazzo Chigi, ma la scelta del lutto nazionale fu proclamata per il loro ruolo al Quirinale.
Il lutto nazionale in passato si è rivolto anche alle vittime di eventi tragici. Nel 2003, per gli italiani uccisi negli attentati di Nassiriya in Iraq. Nel 2016, per le 298 vittime dei terremoti nel Centro Italia. Nel 2018 per i morti nel crollo del ponte Morandi e, solo poche settimane fa, il 24 maggio 2023 per le persone uccise dalle alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna.
Lutto nazionale anche per la morte di diversi Papi: nel 1958 per Pio XII; nel 1963 per Giovanni XXIII; nel 1978 per Paolo VI; nel 2005 per Giovanni Paolo II
Simbolo del lutto nazionale sono le bandiere a mezz’asta degli edifici pubblici.